martedì 13 ottobre 2015

Contrassegno assicurativo: dal 18 ottobre cessa l’obbligo di esposizione

Dal prossimo 18 ottobre cesserà l’obbligo di esposizione del contrassegno assicurativo sul parabrezza per la responsabilità civile verso terzi. A darne comunicazione è il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tramite un comunicato stampa. Questa novità riguarda ovviamente solo l’esposizione del contrassegno sul parabrezza. Rimane fermo l’art. 193 C.d.S., che prevede una sanzione pecuniaria per chi circola privo di copertura assicurativa. Pertanto, rimane esclusivamente l’obbligo di avere a bordo del veicolo il certificato assicurativo, documento che comprova l'adempimento dell'obbligo di assicurazione. Tale ultima disposizione rimane pienamente operativa ed in vigore. Il processo di dematerializzazione trova fonte nell'art. 31 del Decreto cosiddetto “Cresci Italia”, il quale, in materia di contrasto alla contraffazione dei contrassegni di assicurazione RC Auto, ne prevedeva la progressiva dematerializzazione. Il Ministro Graziano Delrio ha commentato positivamente tale innovazione, sottolineando che rappresenta una pubblica amministrazione più vicina ai cittadini, più semplice e trasparente. “Una innovazione – commenta il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio – che va nel senso di una pubblica amministrazione più vicina ai cittadini, più semplice e trasparente”. La dematerializzazione del contrassegno è possibile a seguito della costituzione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, presso il CED della Direzione generale per la Motorizzazione, della banca dati contenente le informazioni relative alla copertura assicurativa dei veicoli, aggiornata in tempo reale dalle compagnie di assicurazione per il tramite di ANIA. E' stata realizzata, inoltre, un’applicazione ad accesso pubblico per tutti i cittadini, disponibile sul sito web il portaledellautomobilista.it dal quale si può scaricare l’app IPatente accedendo, con il numero di targa, allo stato della copertura assicurativa di un qualunque veicolo automobilistico. Sullo stesso sito è presente anche un’altra applicazione ad esclusivo utilizzo degli organi di polizia da cui è possibile estrapolare nel dettaglio tutti i dati delle coperture assicurative, comprese quelle relative agli intestatari dei veicoli, al fine di consentire l’adozione degli eventuali provvedimenti sanzionatori. L’accertamento della violazione degli obblighi RCA auto sarà inoltre consentita anche attraverso i dispositivi per il controllo del traffico ed il rilevamento a distanza delle violazioni al codice della strada. Infine, sempre sullo stesso sito web, è anche disponibile un’applicazione che consente alle Forze dell’ordine ed alle Prefetture di ottenere gli elenchi dei veicoli non coperti da assicurazione, distinti per provincia di residenza dei relativi intestatari. In tal modo, i cittadini e le forze di polizia potranno disporre di informazioni costantemente aggiornate della situazione relativa alla copertura assicurativa dei veicoli.

Staranzano cittadella dell’addestramento per i vigili urbani

STARANZANO. Esercitazioni e simulazioni anche a Marina Julia per una quarantina di agenti dei comandi della Polizia municipale della regione, impegnati in un’intensa settimana per i corsi di formazione a Staranzano, che diventa una “cittadella universitaria” per aggiornare gli operatori sulle novità del servizio. Dopo le lezioni svoltesi sul problema dei rifiuti lo scorso aprile, la sala convegni del municipio in piazza Dante ospiterà i corsi formativi di Polizia Giudiziaria il 25 e 27 maggio e di Infortunistica stradale il 4 e 5 giugno, che si concluderanno con le prove pratiche tra Staranzano e Marina Julia. Il nuovo ciclo rientra nell’ambito del programma delle attività formative promosse dalla giunta regionale e verrà sviluppato da operatori del Nucleo di Polizia Giudiziaria del Corpo di Polizia locale di Trieste. Coordinatrice dei lavori Giuliana Marchi, della Direzione centrale Funzione Pubblica, che si avvale del supporto organizzativo di Mariangela Della Picca, comandante della Polizia comunale di Staranzano. Al corso parteciperà un gruppo di circa 25 vigili, per l’Infortunistica invece saranno 15. Per le esercitazioni pratiche il gruppo iniziale di 45 persone verrà diviso in tre scaglioni. La giornata di teoria è curata da Gianluca Romiti, dirigente della sezione di Polizia Stradale di Gorizia, mentre le due giornate di pratica sono realizzate da Walter Milocchi, comandante del Corpo di Polizia locale di Monfalcone, e da Ezio Scocco, capo dell’Ufficio infortunistica della sezione Polizia Stradale di Gorizia. L’attività di polizia giudiziaria rientra fra quelle che costituiscono il bagaglio tradizionale di competenze degli operatori locali, che possono esercitare tali funzioni sia di propria iniziativa che su delega della Procura. «Ciò che gli operatori chiedono in occasione di questi eventi formativi – sottolinea Marchi - è di avere lezioni caratterizzate da un taglio pratico, che non si traducano solo nello studio delle norme, ma prevedano l’esame di casi pratici con esercitazioni su atti e modulistica. Gli operatori – aggiunge - vogliono tornare nei loro comandi con strumenti di lavoro che possano essere subito utilizzabili ed è quindi importate che il tempo della lezione sia equamente diviso tra teoria e pratica». I docenti dedicheranno la prima giornata a inquadrare gli aspetti giuridici relativi alle competenze e alle funzioni di Polizia giudiziaria, mentre la seconda giornata sarà dedicata all’esame di casi realmente accaduti, con l’analisi della modulistica relativa alle procedure correlate. Al termine del corso i partecipanti dovranno svolgere autonomamente esercitazioni consistenti nella redazione di atti e verbali, sui quali riceveranno la valutazione di fine corso. Gli agenti effettueranno anche una serie di approfondimenti specifici. Uno dei primi è relativo ai maltrattamenti in famiglia e avrà lo scopo di fornire agli operatori che si trovano ad affrontare queste realtà, le conoscenze per agire attraverso procedure corrette a tutela dei più deboli. Quanto all’infortunistica, la Polizia locale viene chiamata a intervenire sempre più spesso in caso di sinistri stradali, anche a causa della progressiva riduzione degli organici di altre forze di Polizia sul territorio. La rilevazione di un sinistro stradale è complessa e richiede una preparazione tecnica adeguata.

Divieto di fumo in auto con bambini e donne incinte, via libera dal governo

Divieto di fumo in auto con bambini e donne incinte, via libera dal governo Approvato a palazzo Chigi il decreto legislativo che prevede una stretta sulle regole relative al fumo e alle sigarette. Quelle elettroniche vietate ai minori di 18 anni Immagini choc sui pacchetti di sigarette, divieto di vendita delle confezioni da 10, divieto di fumo in auto con minori e donne in gravidanza. Il governo vara la stretta sul fumo di tabacco, in un decreto legislativo approvato lunedì sera in Consiglio dei ministri e fortemente voluto dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Il provvedimento prevede il divieto di vendita ai minori di sigarette elettroniche e contenitori di liquido di ricarica con presenza di nicotina e prodotti di nuova generazione; il divieto di fumo in autoveicoli in presenza di minori e donne in gravidanza, e nelle pertinenze esterne degli ospedali e degli Irccs pediatrici, nonché nelle pertinenze esterne dei singoli reparti pediatrici, ginecologici, di ostetricia e neonatologia. Sui tempi di entrata in vigore Lorenzi assicura: «Entro Natale». Le sanzioni L'inasprimento delle sanzioni per la vendita e somministrazione di prodotti del tabacco, sigarette elettroniche e prodotti di nuova generazione ai minori. È prevista la sospensione della licenza per 3 mesi alla prima violazione. Quando la violazione è commessa più di una volta , oltre alla sanzione amministrativa pecuniaria, è prevista la revoca della licenza all'esercizio dell'attività. Prevista inoltre la verifica dei distributori automatici, di norma, al momento dell'istallazione e periodicamente, al fine di controllare il corretto funzionamento dei sistemi automatici di rilevamento dell'età dell'acquirente. Viene inoltre recepita la direttiva Ue sui prodotti del tabacco con queste novità: il divieto di utilizzo di aromi caratterizzanti; le avvertenze combinate (immagini e testo) relative alla salute devono coprire il 65% della superficie esterna del fronte e retro della confezione di sigarette o di tabacco da arrotolare; le revisioni relative alle confezioni unitarie: divieto di vendita dei pacchetti da 10 e piccole confezioni di tabacco; il divieto di vendita a distanza transfrontaliera dei prodotti del tabacco e delle sigarette elettroniche ai consumatori. In particolare si informa il consumatore sui rischi per la salute con la seguente avvertenza: «Il fumo uccide - smetti subito». Per le sigarette elettroniche: «Prodotto contenente nicotina, sostanza che crea un'elevata dipendenza. Uso sconsigliato ai non fumatori». Quindi le fotografie sui danni da fumo e il seguente messaggio: «Il fumo del tabacco contiene oltre 70 sostanze cancerogene». Si segnala che nel catalogo delle foto appare tra le altre la seguente frase: «Il fumo può uccidere il bimbo nel grembo materno». I numeri Solo in Italia, il fumo provoca 83mila vittime l'anno mentre nel mondo si stima uccida 6 milioni di persone, tanto che l'Organizzazione mondiale della sanità ha definito il fumo come «la più grande minaccia per la salute nella regione europea». In Italia, i fumatori sono 10 milioni e ben il 23,4% degli studenti dei primi anni delle superiori afferma di fumare. Di questi, il 63,9% non ha ricevuto un rifiuto dall'esercente nonostante il divieto di vendita ai minori. E nonostante la legge Sirchia del 2003 per lo stop al fumo nei luoghi chiusi abbia portato a dei passi avanti, ancora molto resta da fare, anche considerando che l'80% di chi ha tentato di smettere, secondo dati Istat, ha fallito.