martedì 23 agosto 2011

Pesante ma......efficace

Mamma, sono uscita con amici.
Sono andata ad una festa e mi sono ricordata quello che mi avevi detto di non bere alcolici.
Mi hai chiesto di non bere visto che dovevo guidare, così ho bevuto una sprite.
Mi sono sentita orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente,
mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario di quello che mi dicono alcuni amici.
Ho fatto una scelta sana e il tuo consiglio è stato giusto.
Quando la festa è finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo.
Io ho preso la mia macchina con la certezza che ero sobria.
Non potevo immaginare, mamma, ciò che mi aspettava...
Qualcosa di inaspettato!
Ora sono qui sdraiata sull'asfalto e sento un poliziotto che dice:
"il ragazzo che ha provocato l'incidente era ubriaco".
Mamma, la sua voce sembra cosí lontana! Il mio sangue è sparso dappertutto e sto cercando,
con tutte le mie forze, di non piangere.
Posso sentire i medici che dicono: "questa ragazza non ce la fará".
Sono certa che il ragazzo alla guida dell'altra macchina non se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocità.
Alla fine lui ha deciso di bere e io adesso devo morire...
Perchè le persone fanno tutto questo, mamma?
Sapendo che distruggeranno delle vite?
Il dolore è come se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli contemporaneamente.
Dì a mia sorella di non spaventarsi, mamma, dì a papà di essere forte.
Qualcuno doveva dire a quel ragazzo che non si deve bere e guidare...
Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva...
La mia respirazione si fa sempre più debole e incomincio ad avere veramente paura.
Questi sono i miei ultimi momenti, e mi sento così disperata...
Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui, morente.
Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene.
Per questo... ti voglio bene e... addio.

Queste parole sono state scritte da un giornalista che era presente all'incidente.
La ragazza, mentre moriva, sussurrava queste parole e il giornalista scriveva... Scioccato!
Questo giornalista ha iniziato una campagna contro la guida in stato di ebbrezza.

martedì 16 agosto 2011

Stop alle stragi sulle strade: il governo studia legge contro l'«omicidio stradale»

Dopo il caso dell'albanese che ha ucciso 4 ragazzi sulla A26, Maroni annuncia: mai più pirati liberi subito


Il suv che ha ucciso 3 giovani viaggiando contromano sull'A26 ROMA - Linea dura contro chi provoca gravi incidenti stradali guidando in stato d'ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Il governo accoglierà le richieste delle associazioni di familiari vittime delle strade, dei sindacati di polizia, di tante associazioni e presenterà una proposta di legge per inserire nel Codice penale uno specifico reato o una serie di aggravanti. Lo ha annunciato, nel corso della conferenza stampa di Ferragosto, il ministro dell'Interno Roberto Maroni. Che sposa così le tesi del leader de La Destra Francesco Storace il quale, lo scorso 9 agosto, aveva rilanciato l'idea di prevedere il reato di «omicidio stradale».


L'auto dell'imprenditore albanese viene prelevata dalla Polizia MAI PIU' LIBERI SUBITO - Citando il caso dell'imprenditore albanese arrestato «e peraltro subito scarcerato» per aver provocato la morte di quattro giovani turisti francesi sull'A26, il ministro dell'Interno ha annunciato: «Porteremo un provvedimento specifico in consiglio dei ministri, ritengo che una legge di questo genere sia utile e importante». Una scelta dettata anche dai dati diffusi dall'Associazione sostenitori amici della polizia stradale (Asaps), secondo la quale aumentano vertiginosamente le vittime di pirati della strada: «Nel corso del 2011, in 347 incidenti di questo genere si sono contati 55 morti (+44,7% rispetto al 2010) e 418 feriti».
«Il reato di omicidio stradale annunciato dal ministro Maroni - commenta l'Associazione italiana familiari e vittime della strada (Aifvs) - è la risposta alla richiesta di certezza e serietà della pena, sempre avanzata da noi e coincide con le aspettative della società civile».
STORACE E L'IDV PRONTI A COLLABORARE - Dell'idea rivendicano la paternità diversi schieramenti politici: «Voglio ringraziare Maroni. E' da mesi che La Destra - afferma Francesco Storace - è impegnata con la petizione popolare per introdurre il reato di omicidio stradale. Il testo di legge è già disponibile e alla ripresa chiederò al ministro di parlarne». Mentre Antonio Borghesi, vice capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera, si augura che quelle di Maroni non siano «come spesso capita, parole al vento» e invita il ministro: «Per introdurre il reato di omicidio stradale basta che chieda la calendarizzazione immediata della proposta di legge di Italia dei Valori, la n. 3774 del 14 ottobre 2010, a mia prima firma».


Audrey Julienne Reynard, una delle vittime sull'A26 LA PROPOSTA DEI FAMILIARI - Esiste già peraltro, da mesi, una proposta di legge di iniziativa popolare lanciata da associazioni di familiari di vittime - come la «Lorenzo Guarnieri» e la «Gabriele Borgogni» - e appoggiate da Asaps, Comune di Firenze, polizia municipale e Aci di Firenze: sarebbero già state raccolte 25 mila firme (la normativa prevede sei mesi di tempo per raccogliere le 50 mila firme necessarie per presentare la proposta al Presidente di una delle due Camere del Parlamento).
Storace, nel parlare della nuova «criminalità stradale», ha spiegato di aver pubblicato un testo analogo sulla Gazzetta Ufficiale (la n.142 del 21 giugno). Ora l'annuncio di Maroni potrebbe portare l'esecutivo a far proprie le proposte di operatori e famiglie che, dagli automobilisti irresponsabili, hanno subito lutti e ferite. Intanto per l'imprenditore Ilir Betim, che guidando ubriaco contromano ha cancellato quattro giovani vite, non si esclude «che nei prossimi giorni possa essere disposta una misura cautelare». Le accuse sono di omicidio colposo plurimo, lesioni e guida in stato d' ebbrezza.
Redazione online
15 agosto 2011 15:59

domenica 7 agosto 2011

Omicidio stradale in dirittura d'arrivo

La sicurezza stradale non va in vacanza. E a circa un anno dall'introduzione del nuovo Codice della Strada al convegno Cortina InConTra, di Cortina d'Ampezzo, è arrivato l'annuncio da parte del presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, Mario Valducci (Pdl) che "Alla ripresa dei lavori parlamentari, l'obiettivo è quello di procedere rapidamente e selezionare all'interno del Codice della Strada quelle norme di comportamento che riguardano direttamente i cittadini alla guida. Di queste chiederemo piena conoscenza, rispetto e applicazione - aggiunge -.
Si tratta di individuare un centinaio di articoli contenuti nel nuovo codice della strada per garantire alla collettività la conoscenza delle norme basilari sulla sicurezza e quindi la certezza della pena. Particolare attenzione verrà posta all'introduzione di una nuova fattispecie di reato, l'omicidio stradale".

Oggi con il sistema penale vigente è molto difficile che venga applicata una pena adeguata alla gravità del danno arrecato alla persona e alla collettività. Sul palco, insieme a Valducci, Enrico Gelpi, presidente dell'Automobile Club Italia, Umberto Guidoni, segretario generale della Fondazione Ania per Sicurezza Stradale, Roberto Sgalla, direttore del servizio Polizia Stradale, Stefano Guarnieri, presidente dell'associazione Lorenzo Guarnieri Onlus che ha spiegato come senza l'introduzione di omicidio stradale (che lui stesso sta promuovendo attraverso un sito dedicato che ha già raccolto 25 mila firme all'inidirizzo www.omicidiostradale.it e con la collaborazione dell'Asaps) chi ha ucciso suo figlio, un drogato ubriaco che guidava contromano, non si farà neanche un giorno di carcere.

Sgalla poi durante l'incontro ha portato i dati positivi in termini di riduzione di incidenti stradali conseguenti l'introduzione del nuovo Codice stradale, -9,1%, di cui con esito mortale -14,2%.

Il segretario generale Guidoni ha illustrato i risultati piuttosto sconfortanti di un rilevamento fatto dalla Fondazione Ania poco tempo fa, sulla conoscenza che gli automobilisti hanno del Codice della Strada: "Solo l'1% sapeva, ad esempio, con precisione i limiti di velocità sui diversi tipi di strade". Un paese quindi di guidatori che in generale non hanno un rispetto rigoroso delle regole, ma che aggiungono a questo un'altra abitudine altrettanto dannosa, ovvero la distrazione al volante, colpevole di un gran numero di incidenti, quindi da combattere, come e quanto l'eccesso di velocità. Tra i casi citati di distrazione mentre si è alla guida, si passa dall'impostazione del navigatore satellitare alla visione di film tramite i televisori portatili. A conclusione dell'incontro quindi, una valutazione complessivamente positiva della tecnologia come strumento utile per diminuire gli incidenti stradali, ma anche come possibile fonte di distrazione e di pericolo. A non dover mancare, in ogni momento, per evitare incidenti, è il senso di responsabilità, elemento imprescindibile per intraprendere un percorso virtuoso in materia di sicurezza stradale come indicato anche a livello europeo.

Al convegno, poi, si è anche ovviamente parlato di esodo. "Per la prima volta quest'anno nella notte tra venerdì 5 (dalle 16,00) e sabato 6 agosto (fino alle 24.00) non circoleranno i mezzi pesanti. Questo, insieme alle raccomandazioni sulle partenze consapevoli, ci aiuterà ad affrontare questo week end da bollino nero". E' l'auspicio di Sgalla, alla vigilia del fine settimana forse più trafficato dell'esodo estivo.

Sui rischi da esodo è intervenuto anche il presidente dell'Aci, Enrico Gelpi: "da qualche anno - ha detto - l'approccio all'esodo estivo è più ragionato, si programma il proprio viaggio, pianificando spostamenti e orari, possibilmente si sfrutta la co-modalità tra i vari mezzi di trasporto e vengono preferiti anche i percorsi alternativi". Gelpi ha ricordato che l'Aci schiera anche quest'anno una task force di 5.000 uomini e 3.500 mezzi d'intervento.