sabato 22 marzo 2008

Consigli (sempre validi) per l'esodo di Pasqua

(ASAPS) – Il momento tanto atteso da molti Italiani è arrivato. Finalmente si parte per le vacanze di Pasqua, o per gite di un giorno. Da oggi fino a lunedì su strade e autostrade si prevede un transito di 12 milioni di veicoli. Prima di salire in auto, però, l’Asaps vi aiuta a fare un po’ di ripasso delle norme di buon comportamento da assumere quando si è alla guida, in coda o si viaggia per molto tempo, con condizioni del tempo a volte variabili. Prima di affrontare un viaggio è bene:

prima di iniziare un viaggio pasti sempre leggeri e evitare completamente le bevande alcoliche;
fare un check-up completo alla vostra auto. Particolare attenzione allo stato dei pneumatici (pressione, usura, fissaggio); verificare il funzionamento di luci, freni, e indicatori di direzione e non dimenticatevi di controllare il livello dell’olio e quello dell’acqua del radiatore, importante anche che le spazzole dei tergicristalli siano pulite;
caricare i bagagli in modo che il peso sia bilanciato e lasciando liberi gli spazi per consentire una buona visione dagli specchietti retrovisori;
ricordate: i tempi e le distanze di frenata variano a seconda che il mezzo sia carico o scarico (aumentano se carico, diminuiscono se scarico);
allacciate sempre le cinture di sicurezza, anche sui sedili posteriori, sono obbligatorie e più utili di quello che pensate;
una volta tanto teniamo il cellulare del conducente spento e se proprio non possiamo farne a meno raccomandiamo l’utilizzo del viva voce o dell’auricolare.
tenere i bambini al riparo dai raggi del sole, utilizzate sempre gli appositi seggiolini, per chi è al volante, usare occhiali da sole affinché i riflessi non disturbino la visibilità della strada;
fare una sosta almeno ogni due ore di guida;
essere sempre riposati prima di mettersi in viaggio;
se ci si accorge che la “palpebra sta diventando troppo pesante” raggiungete la piazzola di sosta più vicina e “schiacciate un pisolino”;
non mangiare cibi pesanti e non bere alcolici prima del viaggio;
informarsi sulla situazione del traffico prima di mettersi in strada (televideo, 1518 – gratuito anche da telefono cellulare – sito internet www.radio.rai.it/cciss; www.radio.rai.it/isoradio, oppure al numero verde di Autostrade per l'Italia 840042121). E’ bene, comunque, continuare ad ascoltare i notiziari sul traffico anche durante il viaggio.
prima di partire programmate un eventuale percorso alternativo in caso di traffico molto intenso o incidenti sul vostro itinerario.
Se a bordo c’è anche il vostro animale domestico bisogna pensare anche lui. Quindi:

farlo viaggiare protetto (cinture di sicurezza apposite o trasportino omologato); fargli avere sempre aria e quando vi fermate fate scendere anche lui a rigenerasi un po’.
mantenere un’andatura costante, evitando frenate o accelerazioni improvvise;
rispettate le distanze di sicurezza;
segnalate per tempo i sorpassi, fatti sempre da sinistra naturalmente;
occupate sempre la prima corsia libera a destra. Inutile costruire autostrade a 3 e 4 corsie, se poi si occupano sempre e solo quelle di sorpasso;
tenete le luci accese anche di giorno, sempre per le moto, sulle strade extraurbane per le auto;
non ingombrate la corsia di emergenza se non ne avete bisogno;
rispettiamo i limiti di velocità che non sono meri consigli. Ricordiamo che in caso di pioggia in autostrada il limite scende da 130 Km/h a 110.
Un consiglio lo vogliamo dare anche a chi proprio non ce la fa a “rispettare le regole”: state attenti perché non mancheranno i controlli delle forze di polizia anche con l'ausilio di strumentazioni elettroniche.
Infine, il consiglio che forse può essere più utile, è quello di guidare sempre con la testa sulle spalle (indossando il casco se si è un motociclista) e gli occhi ben aperti. (ASAPS)

Ciechi con la patente

ROMA - Ciechi, ma con la patente di guida o il porto d'armi. Capaci di andare a caccia e di giocare al videopoker. Per anni - in alcuni casi anche trenta - hanno preso la pensione: un totale di 3 milioni e 800 mila euro indebitamente percepiti. Ora sono stati scoperti dalla Guardia di finanza, che ha denunciato per truffa ed altri reati 82 persone, tra finti non vedenti, medici e componenti delle commissioni che ne hanno attestato la (finta) invalidità.
Il blitz - compiuto dagli uomini del colonnello Fernando Verdolotti, comandante del nuovo Nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie - è stato chiamato "operazione Gerico", e si è svolta su tutto il territorio nazionale.
La prima mossa è stata quella di esaminare le posizioni fornite da Inps e Inail relative ai 55.599 titolari di pensioni ed indennità di accompagnamento per cecità totale. Le informazioni sono state incrociate con quelle contenute in diverse banche dati in uso alla Guardia di finanza, ad esempio quelle dei possessori di patente di guida o di porto d'armi: si è arrivati così a 371 soggetti "a rischio", sospettati cioè di aver percepito sussidi per invalidità senza i requisiti di legge.
A questo punto sono scattati i controlli da parte dei reparti territoriali delle Fiamme gialle, che alla fine (ma un centinaio di posizioni sono ancora da vagliare) hanno scoperto 74 falsi ciechi e denunciato altre 8 persone, tutte componenti di commissioni mediche ritenute "compiacenti".
Durante questa attività di riscontro i finanzieri, come spiega il tenente colonnello Giuseppe Molorolo, si sono imbattuti in casi clamorosi. Alcuni "ciechi" sono stati sorpresi alla guida di auto o motorini; un altro è stato scoperto mentre leggeva una rivista; altri ancora, convocati negli uffici della Gdf, si sono presentati da soli ed hanno letto, compilato e sottoscritto la documentazione che gli era stata presentata.
C'è stato anche stato trovato all'interno di un bar alle prese con un videogioco e chi (in Sicilia) è stato filmato mentre dal balcone di casa, al sesto piano di un palazzo, commentava con un venditore di pesce la qualità dei suoi prodotti. Tra i denunciati anche un bracconiere, colto in flagranza mentre andava a caccia in un'area protetta, in Toscana, e un altro che era già stato segnalato all'autorità giudiziaria per sequestro e violenza sessuale.

La maggior parte dei controlli positivi (23,64%) si sono avuti in Campania, seguita da Lazio (14,55%), Sicilia (14,04%) e Calabria (12,73%); l'unica regione dove non è stato accertato alcun caso è la Basilicata.
I finti ciechi, hanno spiegato le Fiamme gialle, percepivano mediamente una pensione di un migliaio di euro al mese. E tra loro c'è anche chi, negli anni, ne ha accumulati oltre 200 mila.



Da Repubblica.it

domenica 9 marzo 2008

Cosa Succede all'Estero: Spagna

(ASAPS), 8 marzo 2008 – Il governo spagnolo presenta una novità nell’ambito della politica di prevenzione degli incidenti stradali causati dall’abuso di bevande alcoliche. Si tratta dell’installazione di alcolimetri in alcuni parcheggi di Barcellona, adiacenti ai locali notturni più frequentati dai giovani. Grazie a questo strumento, i ragazzi, prima di salire in auto per far rientro a casa, potranno “testare” il proprio tasso alcolico e valutare la possibilità, o meno, di mettersi al volante. Secondo quanto riportato dal quotidiano “El Periodico”, per ora questi strumenti sarebbero presenti in nove parcheggi a pagamento, tutti adiacenti a locali da ballo e di ritrovo. Ogni alcolimetro viene usato dalle 60 alle 100 volte al mese. Sempre nell’articolo si legge come alcuni ragazzi abbiano lamentato una certa inesattezza e una poca tempestività, lo strumento impiega due minuti a dare il risultato, dei dati forniti dall’alcolimetro. Ci domandiamo solo come mai dopo aver passato una serata in un locale della notte i ragazzi non possano perdere 2 minuti per una verifica. (ASAPS)

Allarme Pirateria Stradale

Di Vincenzo Borgomeo


Allarme pirateria stradale: da gennaio a oggi in Italia si sono registrati quarantanove casi. Un’enormità considerando che in tutto lo scorso anno ce ne sono stati 161. Siamo passati infatti da una media di un incidente ogni 2,3 giorni del 2007 a una ogni 1,4 di quest’anno con un incremento preoccupante. La metà dei casi sono avvenuti in pieno giorno e in totale ci sono stati venti morti. Alta anche la percentuale di pirati ubriachi o drogati, il 12%, considerando ovviamente che in questo tipo di reati lo stato di ebbrezza o l’assunzione di sostanze stupefacenti è impossibile da rilevare per il semplice fatto che l’autore viene quasi sempre individuato a distanza di giorni, quando gli effetti sono ormai scomparsi.
In tutti i casi i vero problema consiste nel fatto che l’escalation degli incidenti causati da pirati della strada è inarrestabile perché connessa ad altri reati in continuo aumento. Ossia quelli legati alle false assicurazioni, alle persone senza permesso di soggiorno o agli automobilisti che guidano ubriachi o sotto l’effetto di stupefacenti. Tutte persone che in caso di incidente, di qualsiasi tipo, da quello mortale a quello più piccolo, non si fermeranno mai.

Non è un segreto per nessuno d’altra parte che il caro dell’RcAuto e gli scarsi controlli stanno facendo proliferare il fenomeno delle finte assicurazioni: a volte sono volgari immagini dei tagliandi ritoccate con il computer e poi stampate a colori (ci si limita a cancellare e riscrivere la data riportata sul tagliando assicurativo procrastinandone a piacimento la scadenza), ma altre volte si tratta di falsificazioni fatte ad arte con apparecchiature informatiche che riproducono ogni singolo foglio del contratto, compresa la carta verde. Perfino la criminalità organizzata si è accorta del fenomeno e ha subito messo in piedi la famosa “truffa dello specchietto”, che consiste nel fingere un piccolo incidente per poi chiedere 50 o 100 euro di risarcimento immediato al malcapitato.
Fuggire dopo aver investito una persona sta insomma diventando un fenomeno preoccupante, ed è chiaro che occorra cambiare le leggi. Non è un caso che a Ravenna e a Treviso due procuratori abbiano iniziato ad applicare la discussa tesi del veicolo trasformato in arma del delitto, un’interpretazione normativa che porta al sequestrato definitivo dell’auto o del camion e che potrebbe funzionare come deterrente per i pirati della strada. In ogni caso su una cosa bisogna riflettere: il famoso “osservatorio della pirateria stradale” dal quale arrivano tutti questi dati e che ci consentono di affermare che il fenomeno è in aumento è stato realizzato dall’Asaps, una piccola associazione che con pochi mezzi si occupa di sicurezza stradale. Ed è quasi incredibile che fino a oggi nessuno si sia mai preoccupato di analizzare il problema di pirati della strada.

Da Repubblica

Altra Tragedia.......

ROMA - Una donna, italiana, di 27 anni è stata interrogata e poi arrestata dai carabinieri responsabili delle indagini sulla morte di Batute Oueslati, la tredicenne di origine tunisina che ieri, intorno alle 21.30, a Tor San Lorenzo (Ardea) è stata travolta e uccisa da un'auto che non si è fermata e ha proseguito la sua corsa. La donna si chiama Monica Iacoangeli, è un'impiegata residente ad Ardea, ed era al volante della Mercedes Clk nera che ha travolto la ragazzina. "E' stata una tragedia - ha detto ai carabinieri - mi sono resa conto di quello che era successo ma sono stata assalita dal panico e non ho avuto il coraggio di fermarmi". L'auto, che era nascosta nel garage del fidanzato della donna, sempre a Tor San Lorenzo, è ammaccata nella parte frontale e ha il parabrezza e il parafango rotti. Gli inquirenti stanno vagliando la posizione del fidanzato per una probabile accusa di favoreggiamento. La donna è stata condotta nel carcere di Rebibbia.

Batuste era uscita a gettare l'immondizia, a poca distanza da casa. Anche la madre era con lei. In un primo momento la donna, sotto shock, aveva parlato di due auto. La famiglia della vittima è molto conosciuta a Tor San Lorenzo, dove vive da circa trent'anni, da quando cioè il padre è immigrato in Italia dalla Tunisia. La ragazza aveva una sorella più grande e un fratello più piccolo. I funerali saranno a carico dell'amministrazione comunale. In concomitanza con le esequie, non ancora fissate in attesa dell'autopsia, ad Ardea sarà indetto il lutto cittadino.

Uccisa dall'urto. Secondo i primi rilievi del medico legale, sul corpo della vittima non risultano tracce di investimento ma solo quelle di un violentissimo urto. La ragazzina avrebbe riportato lesioni mortali dovute innanzitutto al colpo dell'auto che però non l'avrebbe investita bensì sollevata da terra sbalzandola lontano e, quindi, al violento urto sull'asfalto. I carabinieri della compagnia di Anzio e della stazione di Ardea che stanno svolgendo le indagini parlano comunque di una sola auto coinvolta e non di due.

Sette interrogati. I carabinieri della Compagnia di Anzio e della stazione di Ardea, diretti dal capitano Antonio Marinucci, avevano individuato e interrogato sette persone e posto sotto sequestro cautelativo alcune automobili. Fin dal mattino, avevano controllato le officine di carrozzieri, meccanici, elettrauto della zona. Sul luogo della tragedia, a quanto pare, non sarebbe rimasto alcun frammento dell'auto investitrice.

La protesta. Protesta dei residenti della zona, in mattinata, sul luogo dove Batuste è stata uccisa. Gli abitanti lamentano che l'area, e il viale di Tor San Lorenzo dove è avvenuto l'incidente, da alcuni mesi sono privi di illuminazione pubblica, mai ripristinata in seguito a un guasto. Anche il manto stradale è sconnesso a causa di alcuni lavori terminati da tempo, e non c'è segnaletica a terra.

I compagni di scuola. Niente lezioni normali oggi, alla scuola statale "Virgilio" di Ardea dove Batute frequentava la terza media. Gli insegnanti hanno parlato con i ragazzi di quanto accaduto. "E' un modo per far esprimere loro il dolore - dice il preside, e sindaco di Ardea, Carlo Eufemi - i nostri alunni oggi hanno avuto tanti pensieri affettuosi verso la loro compagna. Conoscevo bene la ragazza, era molto in gamba, figlia di persone molto dignitose e per bene".

Da Repubblica.it

sabato 1 marzo 2008

Ecco la causa.......

(ANSA) - TREVISO, 29 FEB. - Sono state trovate tracce di cocaina nel sangue di Paolo Zanetti, il camionista milanese che lunedì sera sulla 'A27' a Mogliano Veneto ha tamponato una colonna di veicoli provocando la morte di due automobilisti e
rimettendoci lui stesso la vita. La notizia, riportata oggi dal «Gazzettino», è confermata dal procuratore della Repubblica di Treviso Antonio Fojadelli, che precisa: «Attendiamo di conoscere in quale misura sia stata assunta la cocaina, anche se, ai fini della capacità di condurre un veicolo, nel caso degli stupefacenti non esistono limiti massimi tollerati dalla legge così come invece avviene per le sostanze alcoliche». Secondo il magistrato, l'assenza di segni di frenata sarebbe un elemento tale da supportare il sospetto di una forte alterazione psicofisica del camionista. «Chi si mette alla guida di un mezzo sotto l'effetto di droga – sottolinea Fojadelli – è comunque una persona che accetta il rischio di uccidere e quindi imputabile per omicidio volontario per dolo eventuale. Parliamo tanto di sicurezza ma raramente ci ricordiamo che chi guida un mezzo stradale ha in mano un'arma più pericolosa di un mitra. Ho lasciato che questa notizia uscisse nella speranza che serva da riflessione». (ANSA)